L’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, è tornato a parlare del delitto di Garlasco e delle indagini in corso.
Non solo il dettaglio relativo a Sempio e Marco Poggi fatto notare nelle scorse ore. In merito al delitto di Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi è stato l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, a parlare e a dirsi abbastanza convinto di quello che potrebbe accadere molto presto. Il legale, intervenuto a ‘Storie italiane’, ha commentato l’andamento delle indagini e non solo.
Delitto di Garlasco: la certezza di De Rensis
Parlando nella trasmissione ‘Storie Italiane’, programma condotto da Eleonora Daniele su Rai 1, l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, ha spiegato di essere convinto che le indagini presto porteranno alla verità: “Chi sta svolgendo le indagini per filo e per segno ricostruirà il percorso della consulenza. Da dove è partita fino a quando è arrivata. Quindi dobbiamo soltanto aspettare ancora un po’“, le sue parole.
Il legale ha aggiunto: “Ma come per lo scontrino, anche per la consulenza…Non posso dire di più perché io non so nulla. Io non sogno, sogna qualcun altro. Io immagino che questa indagine, poi se mi permette vorrei sottolineare le parole del procuratore generale di Brescia, questa indagine chiarificherà anche l’aspetto consulenza“.
La consulenza secretata e le parole di Lovati
Facendo riferimento poi alle parole dell’ex legale di Sempio, Lovati, sulla consulenza Linarello e non solo, De Rensis ha cercato di rispondere ma ha trovato la padrona di casa e la sua ospite dire la loro: “Ma perché Lovati parla di Sulas ieri, secondo lei? Perché? Ma perché è vero, non dice niente… Scusate, lui non lo può dire, però Lovati non è che insulta Giancavino Sulas, che Giancavino Sulas è eccezionale giornalista, avrebbe solamente fatto il suo lavoro da giornalista, perché allora all’inizio di dicembre non era neanche secretata questa consulenza, quindi Giancavino Sulas non viene intaccato da questa storia […]”.
A quel punto De Rensis ha preso la parola in studio e ha detto: “Mi sembra strano che un giornalista che ha in mano un grandissimo scoop non lo pubblichi sul proprio giornale dove scrive, in più a me interessa… Però a me interessa quando è uscita, come è uscita, da chi è uscita, perché certamente un giornalista non è che può andare a prendersela. Quindi vedremo quando, come, dove e perché è uscita”, ha detto in merito sempre alla ormai famosa consuelza.
